Ha stuzzicato l’appetito del Torino per il centrocampo, ma difficilmente la trattativa andrà in porto. Sanjin Prcic dovrà aspettare, eventualmente, gennaio per vestire la maglia granata, per svariati motivi. In primis, le parole di Cairo di ieri, che hanno di fatto bloccato ogni movimento in entrata, o in uscita, per questa sessione estiva di compravendita. Nulla di nuovo, in verità, perché già si aveva la sensazione che il Torino con Belotti avesse deciso di fermarsi qui: niente improbabile cessione dei big, niente acquisto di giovani stranieri, per poterli valutare con maggiore calma nei prossimi mesi e, nel caso, affondare il colpo durante la sessione invernale.

 

Il centrocampista bosniaco, 21 anni, con passaporto francese e attualmente in forza al Rennes, ha le caratteristiche giuste per poter giostrare in mezzo alla linea mediana, abbinando qualità e quantità, secondo chi ne ha osservato il rendimento negli ultimi mesi. Un giocatore da inserire con calma, gradualmente, al quale non dispiacerebbe un trasferimento in Italia. Tanto da essere stato soprattutto lui, attraverso il suo agente, a spingere affinché la trattativa con il club di via Arcivescovado andasse in porto. Un’operazione da circa due miioni di euro che, però, difficilmente si sarebbe potuta concludere in estate, vista la volontà ferrea di Stevanovic, settimo elemento per il centrocampo del Toro a disposizione di Ventura, di provare a giocarsi le sue carte all’ombra della Mole, almeno fino a gennaio.

 

Proprio il recente “no” al tentativo di prestito dello Spezia (visto anche l’infortunio a Obi, il giocatore potrebbe avere anche più spazio) ha di fatto posto un’ulteriore barriera a una trattativa che era già partita con il freno a mano tirato, e che difficilmente potrà subire una decisiva impennata nei dieci giorni di mercato che restano. L’intenzione del Toro (e di Ventura stesso) è di partire il più possibile con giocatori già esperti della Serie A, per poi puntare, nel caso in cui tutto vada secondo i piani nei prossimi mesi, su eventuali scommesse a gennaio, affinché possano integrarsi senza troppa fretta.

 

Il Toro ha infatti liberato due posti per i giocatori extracomunitari (con la cessione di Larrondo e la scadenza di contratto di Avramov) e ha intenzione di occuparli dopo attenta ricerca, magari pescando un centrocampista – Prcic, sebbene comunitario, è appunto nella lista delle possibili scommesse, ma non è l’unico – e un difensore che possa in futuro rimpiazzare possibili partenze. Il mercato del Toro ora guarda avanti, con calma. Ma prima il giudizio del campo.

 


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